10 nm

Il processo costruttivo a 10 nm (10 nanometri), inizialmente 11 nm secondo l'International Technology Roadmap for Semiconductors, è l'evoluzione del processo a 14 nm utilizzato per i microprocessori Intel e AMD (oltre che per altri tipi di circuiti realizzati da altre società del settore) e la sua introduzione, inizialmente prevista per la fine del 2016[1] è stata posticipata alla seconda metà del 2017.

Il nome esatto per questo stadio della tecnologia proviene dalla International Technology Roadmap for Semiconductors (ITRS), che tuttavia nella sua roadmap aveva segnato come tecnologie future la soglia dei 16 nm nel 2015 (poi aggiornata ai 14 nm del 2013[2]) e degli 11 nm nel 2022 (poi aggiornata ai 10 nm del 2015).

Il termine "10 nm" indica la dimensione media del gate di ogni singolo transistor. Per avere un'idea di cosa voglia dire "10 nm" basti considerare che il virus dell'HIV è grande circa 120 nm, un globulo rosso umano circa 6000-8000 nm e un capello quasi 80000 nm.

I vantaggi nel passare a questo processo costruttivo e, più in generale, a cercare di migliorare sempre più la miniaturizzazione, sono molteplici: si va dal miglioramento della resa produttiva con conseguente abbattimento di costi (più un processore è "piccolo" e più processori possono essere fabbricati con un solo wafer), passando per la possibilità di integrare un numero di transistor sempre maggiore con conseguente aumento della potenza elaborativa.

Una delle prime CPU a 10 nm è lo Snapdragon 835 di Qualcomm[3], seguita dall'Helio X30 di MediaTek.[4]

  1. ^ Primi chip a 10nm a fine 2016, su mobile.hdblog.it, HDblog, 09-07-2015. URL consultato il 14-09-2015.
  2. ^ Dai 16 ai 14 nm
  3. ^ (EN) Snapdragon 835 Mobile Platform | Qualcomm, in Qualcomm. URL consultato l'11 maggio 2017.
  4. ^ Matt Humrick, MediaTek Announces Helio X30 Availability: 10 CPU Cores On 10nm. URL consultato il 1º settembre 2017.

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