11. Armee 11. SS-Panzerarmee Armeegruppe Steiner Oberkommando der Truppen des deutschen Heeres in Rumänien | |
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Soldati della 11. Armee impegnati in Crimea nel giugno 1942, interrogano i civili | |
Descrizione generale | |
Attiva | 5 ottobre 1940[1] - 21 novembre 1942 26 gennaio 1945[2] - 28 febbraio 1945 1º marzo 1945[3] - 21 aprile 1945 |
Nazione | Germania |
Servizio | Heer Waffen SS |
Tipo | Armata Comando di teatro |
Battaglie/guerre | Seconda guerra mondiale: |
Parte di | |
nov. 1940: Heeresgruppe C mag. 1941: Oberkommando der Wehrmacht giu. 1941: Heeresgruppe Süd ago. 1942: Heeresgruppe A set.1942: Oberkommando der Wehrmacht gen. 1945: Heeresgruppe Weichsel apr. 1945: OB West | |
Reparti dipendenti | |
giu. 1941: XXX. Armeekorps LIV. Armeekorps XI. Armeekorps 22. Infanterie-Division 72. Infanterie-Division apr. 1945: stv. Generalkommando VI. Armeekorps stv. Generalkommando IX. Armeekorps LXVI. Armeekorps LXVII. Armeekorps | |
Comandanti | |
Degni di nota | Eugen Ritter von Schobert Erich von Manstein Felix Steiner |
fonti citate nel corpo del testo | |
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La 11ª Armata (11. Armee in tedesco) fu una armata campale della Wehrmacht tedesca, attiva durante la seconda guerra mondiale principalmente sul fronte orientale. Costituita nell'ottobre 1940 a partire dalla missione militare di addestramento tedesca in Romania, la 11. Armee partecipò all'operazione Barbarossa nel giugno 1941 alle dipendenze dell'Heeresgruppe Süd nell'Ucraina meridionale.
Dopo aver occupato la Bessarabia in collaborazione con le forze rumene, l'armata, guidata dall'abile generale Erich von Manstein, ricevette la missione di conquistare la penisola di Crimea e l'importante piazzaforte sovietica di Sebastopoli. L'armata, costituita da numerose, eccellenti divisioni d'assalto, quindi dovette combattere fino a luglio 1942 in Crimea; i tedeschi strinsero d'assedio Sebastopoli e, dopo una serie di battaglie dall'esito alterno, riuscirono a occupare tutta la penisola e respingere il nemico dalla penisola di Kerč'. Dopo un primo attacco fallito, a giugno-luglio 1942, l'11. Armee, rinforzata da artiglieria pesante e squadriglie di cacciabombardieri, riuscì infine, dopo logoranti combattimenti ravvicinati che costarono pesanti perdite, a conquistate la piazzaforte di Sebastopoli.
Dopo la vittoria a Sebastopoli, Adolf Hitler aveva previsto il trasferimento del grosso dell'armata al Gruppo d'armate Nord per sferrare un attacco decisivo contro Leningrado, ma la situazione verificatasi nel settore di Stalingrado, costrinse l'alto comando tedesco a modificare i suoi piani. Alcune delle migliori divisioni vennero effettivamente trasferite a nord, ma l'armata fu ufficialmente sciolta il 21 novembre 1942 e il suo quartier generale venne impiegato per costituire il nuovo Gruppo d'armate Don che, al comando del feldmaresciallo von Manstein, venne incaricato da Hitler di soccorrere le truppe tedesche che erano state accerchiate.
Una nuova 11. Armee venne costituita nel gennaio 1945 utilizzando anche la denominazione di SS Panzer-Armeeoberkommando 11 (11ª Armata corazzata delle SS), e alle dipendenze dell'Heeresgruppe Weichsel combatté contro i sovietici nel nord della Germania prendendo parte all'operazione Solstizio nel febbraio 1945; sciolta in marzo e ricostituita ai primi di aprile, per la scarsità di truppe l'armata esistette sostanzialmente solo sulla carta prima di arrendersi agli Alleati occidentali alla fine di aprile.