500 kHz

Nell'ambito del Servizio Radio Mobile Marittimo, per circa 90 anni, sulle onde medie, la frequenza di 500 kHz è stata quella utilizzata in radiotelegrafia, per il soccorso, l'urgenza, la sicurezza, la chiamata e la risposta. Solo nel 1999 tali servizi sono stati sostituiti definitivamente da sistemi digitali satellitari che hanno messo fine a tutte le operazioni che si espletavano in CW.

Tutte le stazioni radio che utilizzavano la radiotelegrafia in onda media avevano l'obbligo di assicurare l'ascolto continuo sulla 500 kHz, anche se erano impegnate su altre frequenze o con un operatore preposto oppure, in caso di stazioni radio con un solo operatore, con l'ausilio di un ricevitore sintonizzato su tale frequenza munito di altoparlante attivo o con un ricevitore automatico di allarme. Tutte le altre stazioni radio che non facevano corrispondenza pubblica su tale banda dovevano comunque assicurare l'ascolto almeno durante i periodi di silenzio stabiliti

L'ascolto continuo e costante su tale frequenza era necessario perché doveva essere assicurata la sicurezza della vita umana in mare, infatti il compito principale della 500 kHz era quello di avere una sentinella sempre presente in caso di necessità.

Il soccorso era perciò l'attività principale per cui nacque tale servizio. Il tutto era regolamentato in maniera molto precisa affinché non vi potessero essere errori o dubbi di qualsiasi genere.

La procedura del traffico di soccorso in radiotelegrafia consisteva in:

  • trasmissione del segnale di allarme
  • attesa di 2 minuti quando fosse possibile
  • trasmissione del segnale di soccorso
  • trasmissione del messaggio di soccorso.

Il segnale di soccorso, diventato negli anni molto famoso, era il notissimo SOS trasmesso come se fosse un segnale unico e non come se fossero tre lettere staccate. Il suono caratteristico che ne derivava era riconosciuto immediatamente fra tutti i segnali radio che erano presenti in frequenza. Questo segnale indicava un pericolo immediato per una nave che poteva portare all'affondamento e alla perdita dell'equipaggio.

In caso invece di pericolo per la vita umana in genere, causato da qualsiasi natura, si trasmetteva sempre sulla 500 kHz un messaggio di urgenza preceduto dal segnale caratteristico delle tre XXX trasmesso per tre volte ben distanziato.

Se invece la natura del pericolo riguardava la sicurezza della navigazione, come per esempio una forte burrasca, o il ritrovamento in mare di un tronco d'albero alla deriva, si trasmetteva un messaggio di sicurezza preceduto dal segnale delle tre TTT trasmesso per tre volte ben distanziato.

In zone di forte traffico, di solito, per evitare di contribuire a sovraccaricare con la propria emissione il già forte traffico esistente, si preferiva avvisare con una chiamata generale le stazioni in ascolto e passare a trasmettere il messaggio di Sicurezza direttamente sulla propria frequenza di lavoro. Altro compito della 500 kHz, oltre ai messaggi sopra citati, era la chiamata e la risposta che tutte le stazioni che adoperavano tale banda erano obbligati a fare per espletare il traffico di routine. Infatti ogni operatore assicurava l'ascolto su tale frequenza e sempre sulla stessa rispondeva. In zone di forte traffico non c'era quasi mai la possibilità di avere la frequenza libera nemmeno per un momento. La propagazione su tale banda era stata scelta per avere la possibilità di comunicare efficacemente entro un raggio che poteva variare dalle due alle trecento miglia marine di giorno (propagazione terrestre) e di svariate centinaia di miglia di notte (propagazione ionosferica). Quindi in zone come il Nord Europa, il Mediterraneo o in zone dove vi erano tante stazioni radio vicine l'una all'altra, era un vero problema riuscire a farsi sentire. Al fine di aumentare la sicurezza della vita umana in mare proprio per queste ragioni, furono stabiliti dei periodi di silenzio in cui tutte le trasmissioni comprese nella la banda tra 485 kHz e 515 kHz dovevano essere interrotte e ciò avveniva dal 15' al 18' e dal 45' al 48' di ogni ora.

Radio Orologio

Orologio di una stazione radio di bordo con i settori dei periodi di silenzio marcati in rosso Ogni stazione radio del Servizio Radio Mobile Marittimo che assicurava traffico radiotelegrafico su onda media aveva in dotazione un orologio particolare su cui erano segnati in colore rosso i minuti di silenzio obbligatori. Ogni trasmissione sulla 500 kHz, che non fosse il traffico di soccorso, doveva durare il meno possibile, questo sempre per agevolare quanto più possibile l'ascolto di un'eventuale chiamata di soccorso. Prima di trasmettere era obbligatorio prestare ascolto per qualche momento per rendersi conto che non vi fosse in atto un soccorso.


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