90/53 Mod. 1939

90/53 Mod. 39
Un 90/53 esposto al Museo della battaglia di El Alamein
TipoCannone contraereo
Impiego
UtilizzatoriItalia (bandiera) Italia
Germania (bandiera) Germania
Repubblica Sociale Italiana (bandiera) Repubblica Sociale Italiana
Italia (bandiera) Italia
Produzione
CostruttoreAnsaldo
Entrata in servizio1940
Ritiro dal servizio1970
Costo unitario513 400 lire (1939)[1]
Descrizione
Pesoin ordine di marcia 8.950 kg

in batteria 6.240 kg

Lunghezza canna5,039 m
Calibro90 mm
Tipo munizioniGranata esplosiva
Peso proiettile10,1 kg (granata contraerei)
Velocità alla volata850 m/s
Gittata massima17.400 m
quota massima utile nel tiro controaerei= 11.300 m[2]
Elevazione-2°/85°
Angolo di tiro360°
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Il 90/53 Mod. 1939 è stato un cannone contraereo progettato dal Regno d'Italia alla vigilia della seconda guerra mondiale: all'inizio studiato su commissione della Regia Marina, fu anche adottato dal Regio Esercito che l'impiegò in funzione anticarro con buoni risultati. Si tratta del pezzo contraereo italiano costruito nel maggior numero di esemplari nel corso della seconda guerra mondiale e solamente il 47/32 Mod. 1935 ne superò la quantità immessa in servizio.[3]

Le prestazioni contro bersagli terrestri consigliarono di adattarlo a telai ruotati o cingolati nel corso delle ostilità, dando vita al 90/53 su Breda 52, al 90/53 su Lancia 3Ro e al semovente M.41 da 90/53, dotato di scudo di protezione per i serventi; fu anche completato un prototipo di Breda 501 sempre armato con il 90/53. Dopo l'armistizio fu valutato dai tedeschi e i pezzi caduti in mano loro, ribattezzati 9-cm Flak 42 (i), furono impiegati per la difesa delle loro città.[4] Dopo la fine della guerra il 90/53, con funzione contraerei, continuò il suo servizio nell'Esercito Italiano, sparando gli ultimi colpi nel febbraio 1970 nel poligono di Foce Verde.

  1. ^ Pignato, art. cit. pag 12.
  2. ^ Pignato, art. cit. pag 11.
  3. ^ F. Cappellano, op. cit. pag 222.
  4. ^ The encyclopedia of weapons of World War IIdi Chris Bishop, pag. 149.

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