AB Aurigae

AB Aurigae
L'immagine ripresa con ALMA mostra un disco esterno di polveri (in rosso) e un disco a spirale più interno composto da gas (in blu), separato da un ampio spazio vuoto, che suggerisce un processo di formazione planetaria in corso.
ClassificazioneStella bianca di sequenza principale - Stella Ae/Be di Herbig
Classe spettraleA0 Ve[1]
Distanza dal Sole531 a.l.
CostellazioneAuriga
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta04h 55m 45,8445s
Declinazione+30° 33′ 04,292″
Dati fisici
Raggio medio2,1 R
Massa
2,4±0,2[2] M
Temperatura
superficiale
  • 9770±100 K[2] (media)
Luminosità
Indice di colore (B-V)0,11[1]
Età stimata3 ± 2 milioni[2][3]
Dati osservativi
Magnitudine app.7,05[1]
Magnitudine ass.7,18
Parallasse6,41 mas[1]
Moto proprioAR: 4,02 mas/anno
Dec: -24,03 mas/anno[1]
Velocità radiale+8,9 km/s
Nomenclature alternative
GSC 02387-00812, PLX 1098, TYC 2387-812-1, AG+30° 462, HBC 78, PPM 69756, UBV M 10443, BD+30° 741, HD 31293, RAFGL 5130, uvby98 100031293 V, EM * MWC 93, HIC 22910, SAO 57506, VDB 31, FMC 5, HIP 22910, XEST 26-043, GC 5998, IRAS 04525+3028, SSV LDN 1517 1, GCRV 2908, JP11 947, SV * HV 3554, 2MASS J04554582 3.033.043, TD1 3698, AAVSO 0.449 30 B

AB Aurigae è una stella Ae di Herbig visibile nella costellazione dell'Auriga, distante circa 530 anni luce dal sistema solare. È nota per la presenza in orbita attorno ad essa di un disco di polveri che ospita al suo interno dei cospicui addensamenti, che secondo gli astrofisici rappresentano le fasi precoci della formazione di pianeti o nane brune. È stata inoltre ipotizzata la presenza di un compagno circumstellare, denominato AB Aurigae b, in un'orbita piuttosto esterna attorno alla stella.

  1. ^ a b c d e V* AB Aur -- Herbig Ae/Be star, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD.
  2. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Currie2022
  3. ^ B. Acke, M. E. van den Ancker, ISO spectroscopy of disks around Herbig Ae/Be stars (PDF), in Astronomy and Astrophysics, vol. 426, n. 1, 2004, pp. 151-170, DOI:10.1051/0004-6361:20040400. URL consultato il 14 marzo 2010.

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