Ablazione transcatetere | |
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Procedura interventistica Laboratorio di elettrofisiologia cardiaca | |
Tipo | Angio-emodinamica |
Anestesia | calmante e locale (collo + inguine) |
Classificazione e risorse esterne | |
ICD-9 | 37.34 |
MeSH | D017115 |
eMedicine | 1828541 |
L'ablazione transcatetere è una pratica mininvasiva utilizzata nella cura delle aritmie.
La procedura viene svolta in un laboratorio di elettrofisiologia cardiaca, in associazione a uno studio elettrofisiologico del cuore.
L'intervento si pratica introducendo un catetere per via percutanea attraverso una vena femorale (e talvolta una vena giugulare interna). La punta del catetere (detto catetere ablatore) viene posizionata in specifiche localizzazioni all'interno delle cavità cardiache e viene somministrata una stimolazione elettrica al miocardio, allo scopo di studiare la conduzione cardiaca e le eventuali aritmie.
Una volta studiato il sistema di conduzione del paziente, e dopo aver confermato l'eventuale esistenza di un'alterazione del ritmo cardiaco, attraverso il catetere viene fatta passare una corrente elettrica a radiofrequenza che, riscaldando la punta metallica, provoca la distruzione del tessuto miocardico patogeno responsabile dell'innesco o del mantenimento dell'aritmia, senza danneggiare i tessuti sani circostanti.[1]