Abu'l-Aswar Shavur ibn Fadl | |
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Dirham d'argento di Shavur ibn Fadl, museo nazionale di storia dell'Azerbaigian | |
signore di Dvin e Arran | |
In carica | 1022 – 1067 |
Predecessore | Anushirvan ibn Lashkari |
Successore | Fadl ibn Shavur |
Nascita | Ganja |
Morte | 19 novembre 1067 |
Dinastia | Shaddadidi |
Padre | Fadl ibn Muhammad |
Figli | al-Fadl, Ashot, Iskandar, Manuchihr, Marzuban, una figlia dal nome ignoto |
Religione | sunnismo |
Abu'l-Asvar Shavur ibn Fadl ibn Muhammad ibn Shaddad o semplicemente Abu'l-Aswar (Ganja, ... – 19 novembre 1067) fu un membro della dinastia shaddadide che, tra il 1049 e il 1067, rivestì il ruolo di signore di Arran e di Ganja.
In precedenza, dal 1022 esercitò il dominio come signore autonomo nella città di Dvin (nell'attuale Armenia e nel nord-est della Turchia). Abile guerriero e governante saggio e astuto, Abu'l-Aswar fu coinvolto in numerosi conflitti con la maggior parte dei suoi vicini.
Durante il suo governo su Dvin, si occupò soprattutto sugli eventi in corso nei suoi principati dell'Armenia. Collaborò con l'impero bizantino nella conquista degli ultimi territori ancora in mano ai Bagratidi in Armenia nel 1045, ma quando i bizantini gli si rivoltarono contro, seppe respingere con successo tre offensive romee condotte contro Ganja. Nel 1049, una rivolta avvenuta in quest'ultima città portò alla destituzione del suo pronipote neonato, Anushirvan. I ribelli lo sollecitorono a riprendere il controllo dell'emirato legato alla sua famiglia ed egli si trasferì da Dvin a Ganja. Sotto il suo governo, la dinastia shaddadide raggiunse il suo apice. Intraprese campagne vittoriose in Georgia e nello Shirvan, anche se i suoi confini settentrionali risultarono sempre precari per via della mancata conquista dell'emirato di Tbilisi e dalle devastanti incursioni condotte dagli Alani. Al contempo, la sua parentesi al potere coincise con la rapida ascesa dell'impero selgiuchide, il quale si avvicinò rapidamente alla Transcaucasia.
Attaccato, Abu'l-Aswar decise infine di divenire un vassallo selgiuchide nel 1054-1055. Anche se nel 1065 ottenne il controllo dell'antica capitale armena di Ani grazie al sostegno selgiuchide, tale sviluppo spianò la strada al declino della dinastia dopo la sua morte, avvenuta nel novembre 1067.