Con il termine accampamento (in latino castra) si definisce un insediamento provvisorio. Il termine nasce per identificare gli alloggiamenti dei popoli nomadi, per differenziarli da quelli stabili: definiti villaggi.[1]
Al giorno d'oggi il termine accampamento è perlopiù usato come sinonimo di "accampamento militare"[2] per definire un alloggiamento di truppe. Viene usato anche per identificare insediamenti di gruppi di persone in zone di campagna, o quantomeno isolate, sotto tende o in baracche, con carattere provvisorio. Per estensione, con il termine "accampamento", si intende qualsiasi alloggiamento sotto tenda di gruppi di persone: un accampamento di esploratori, di zingari, di scout.
Nel linguaggio militare, l'accampamento (alloggiamento sotto tenda), va distinto dall'accantonamento (in edifici appositi, come prefabbricati o case di privati cittadini) e dal bivacco (accampamento all'aria aperta).
Inoltre può indicare l'insieme del materiale per la preparazione dell'accampamento (marmitte, gavette, tende, coperte, tavoli da campo, attrezzi, ecc.) in dotazione ai reparti stessi.