Accordo di Racconigi | |
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Firma | 24 ottobre del 1909 |
Luogo | Racconigi |
Parti | Impero russo Regno d'Italia |
Firmatari | Nicola II di Russia, Vittorio Emanuele III di Savoia |
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L'accordo di Racconigi, stipulato il 24 ottobre del 1909 tra l'Impero russo e il Regno d'Italia, fu un patto segreto incentrato sul mantenimento dello status quo nei Balcani. Con il patto, firmato all'insaputa della Triplice Alleanza e della stessa Austria, Russia e Italia miravano ad ostacolare l'espansione austriaca nei Balcani.
Il trattato venne firmato a Racconigi e non a Roma per evitare possibili attentati alla vita dello Zar Nicola II.
La ricerca di un'area di influenza nei Balcani e nel Mediterraneo sarà da quel momento in poi il leitmotiv nei rapporti diplomatici tra Russia e Italia.
Nella notte del 24 ottobre 1909, i due capi di Stato – all’insaputa delle autorità ospitate nel castello – si sarebbero personalmente incontrati in gran segreto per modificare in parte gli accordi in parola che, si ricorda, erano stati formalizzati tramite lo scambio di lettere redatte in francese tra i ministri degli esteri russo, Izwolski, e l’italiano Tittoni. I successivi patti segreti, concordati direttamente tra Nicola II e Vittorio Emanuele III, trovarono invece ospitalità su un separato atto vergato in russo e italiano. Nonostante tutte le cautele adottate dagli illustri firmatari, due agenti dei servizi segreti austro-ungarici, ricorrendo a una spericolata e incredibile operazione, riuscirono ugualmente a entrare in possesso di una copia autenticata del documento conservata nel castello reale di Racconigi[1].