Acido vanillico | |
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Nome IUPAC | |
Acido 4-idrossi-3-metossibenzoico | |
Nomi alternativi | |
Vanillato, acido 4-idrossi-m-anisico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C8H8O4 |
Massa molecolare (u) | 168,148 |
Aspetto | Polvere o cristalli aghiformi con un colore tra il bianco e il giallo chiaro |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 204-466-8 |
PubChem | 8468 |
SMILES | COC1=C(C=CC(=C1)C(=O)O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | 1,5g/l a 14 °C |
Temperatura di fusione | 210-213 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 264 - 271 - 280 - 302+352 - 304+340 - 305+351+338 - 312 - 321 - 332+313 - 337+313 - 362 - 403+233 - 405 [1] |
L'acido vanillico con nome sistematico acido 4-idrossi-3-metossibenzoico, è un acido fenolico presente in natura.
La struttura è costituita da quella dell'acido 4-idrossibenzoico, cioè da un anello benzenico con un gruppo carbossilico e un gruppo idrossilico come sostituente in posizione 4 dell'anello benzenico, con un gruppo metossile sostituente in posizione 3. È un solido cristallino bianco poco solubile in acqua.
È classificato con numero 959 dal JECFA[2] come aroma e fragranza e produce un caratteristico sapore e odore gradevole e cremoso.[3] Il suo utilizzo è ammesso anche dal regolamento UE delle sostanze aromatizzanti per uso alimentare.[4] L'acido vanillico, che è considerato uno degli acidi clorogenici[5], è una forma ossidata della vanillina.