Acolia | |
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Malattia rara | |
Specialità | gastroenterologia |
Eziologia | epatite, cirrosis, liver injury e colecistite |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 575.8 |
ICD-10 | K82.8 |
Sinonimi | |
Eponimi | |
Per acolia (dal greco antico ἄχολος, "senza bile") si indica l'assenza di bile nell'organismo o l'impossibilità di utilizzarla per i processi digestivi. La sua manifestazione più evidente è l'emissione di feci bianche, dovuta alla mancanza della stercobilina, prodotto pigmentato del naturale processo di degradazione della bile. Se la bile non è assente del tutto nelle feci ma è in quantità molto carenti, si parla di ipocolia.
La bile che non riesce a essere escreta viene riassorbita nel sangue; ciò provoca l'ingiallimento della cute (ittero) e un prurito generalizzato. Se non trattato tempestivamente, l'eccesso di bile che ne consegue provoca emorragie della cute e delle mucose e, successivamente, segni neurologici come delirio e coma.[1]