Aimee Stephens (Fayetteville, 7 dicembre 1960 – Redford, 12 maggio 2020) è stata una funzionaria statunitense, nota per la sua lotta per i diritti civili delle persone transgender.[1] Direttrice di un'impresa di pompe funebri a Detroit, è stata licenziata in quanto transgender. In base al suo caso giudiziario, la Corte Suprema degli Stati Uniti, in una storica decisione del 2020, ha stabilito che la legge federale sui diritti civili del 1964 protegge i dipendenti gay, lesbiche e transgender dalle discriminazioni basate sul sesso e sull'orientamento sessuale[2].