Ajace

Ajace
Tragedia in cinque atti
Ritratto di Foscolo
AutoreUgo Foscolo
Lingua originaleItaliano
GenereTragedia
Fonti letterarieAiace di Sofocle
AmbientazioneNell'accampamento greco, di fronte alla tenda di Agamennone
Composto nel1810 - 1811
Prima assoluta9 dicembre 1811
Teatro alla Scala
Personaggi
  • Agamennone
  • Ulisse
  • Ajace
  • Teucro
  • Calcante
  • Tecmessa
  • Araldo
  • Donne frigie
  • Guerrieri

L’Ajace è una tragedia in cinque atti composta da Ugo Foscolo tra il 1810 e il 1811. Essa venne rappresentata alla Scala di Milano il 9 dicembre del 1811 con un successo relativo. La tragedia ebbe una sola replica perché la polizia, che in essa aveva trovato delle allusioni a Napoleone Bonaparte, ne impedì ogni altra rappresentazione. La tragedia venne lasciata inedita e pubblicata la prima volta a Napoli nel 1828 da Urbano Lampredi con severe censure.

La tragedia, che la maggior parte della critica teatrale ha considerato non attinente all'Aiace di Sofocle, è composta da lunghe parlate, anche se magnificamente verseggiate, e di lunghi monologhi che rendono anche lo svolgimento dell'azione, più narrata che rappresentata, lento e monotono. Non mancano momenti di alta ispirazione e di ottimo stile come la prima scena dell'ultimo atto dove viene rappresentato il delirio della principessa troiana Tecmessa, moglie di Ajace, che è senza dubbio una delle maggiori raffigurazioni dell'eterno femminino foscoliano.

Tra l'altro, fu proprio l'entrata di Teucro nell'ultimo atto ("O Salamini…") a determinare in sala uno scoppio di ilarità, tale da compromettere definitivamente il successo della tragedia.[1]


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