«Questi crimini psichiatrici ci insegnano a vedere nuovamente nel paziente, l'essere umano»
Aktion T4 ("Operazione T4" o "Programma T4") è il nome convenzionale con cui si designa il programma di eutanasia che, sotto responsabilità medica, prevedeva nella Germania nazista la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da persone con disabilità mentali (ma non fisiche, se non per casi gravi),[1] ovvero delle cosiddette "vite indegne di essere vissute".
Si stima che durante il periodo di applicazione del programma T4, conclusosi il 1º settembre 1941, siano state uccise fra le 60000 e le 100000 persone;[2] per quanto riguarda la sola terza fase dell'Aktion T4, i medici incaricati di portare avanti l'operazione decisero di uccidere il 20% dei pazienti presenti negli istituti di cura, per un totale stimato di circa 70000 vittime.[3] Le uccisioni proseguirono però anche dopo la fine ufficiale del programma, portando il totale delle vittime a una cifra che si stima intorno alle 275000 o comunque non di meno di 200000 persone.[4][5]
T4 è l'abbreviazione di "Tiergartenstraße 4", via e numero civico di Berlino al cui indirizzo era situato il quartier generale dalla Gemeinnützige Stiftung für Heil- und Anstaltspflege, l'ente pubblico per la salute e l'assistenza sociale, sito nelle vicinanze dello zoo di Berlino e adiacente al grande Parco Tiergarten (da Tier, in tedesco "animale", e Garten, "giardino"), vicino al Kurfürstendamm, all'epoca, e ancora oggi, lussuoso viale alla moda di Berlino. La denominazione Aktion T4 non è nei documenti del tempo, poiché i nazisti usavano il nome in codice EU-Aktion o E-Aktion ("EU" o "E" significavano Euthanasie, cioè "eutanasia"). Programma di eutanasia fu il nome utilizzato durante il processo di Norimberga, sia dai giudici sia dai procuratori. Si è utilizzato anche il termine morte per compassione.[6]