al-Mukhtār ibn Abī ʿUbayd Allāh[1] b. Masʿūd al-Thaqafī (in arabo المختار بن أبي عبيد الله الثقفي?; Ta'if, 622 – Kufa, aprile 687) è stato un politico arabo e un agitatore politico del primissimo Islam.
Appartenente ai B. Thaqīf dei B. Hawāzin,[2] era figlio di Abū ʿUbayd al-Thaqafī, ucciso nella battaglia del Ponte del novembre del 634.[3] Sua madre si chiamava Ḥusnā e al-Mukhtār ebbe due sorelle:[2]
Una figlia fu sposata con l'Imam ʿAlī b. al-Ḥusayn "Zayn al-ʿĀbidīn".[2]
Dopo la morte del padre, al-Mukhtār fu allevato dalla madre e dallo zio Saʿd b. Masʿūd, che fu Governatore di al-Madāʾin sotto ʿUmar b. al-Khaṭṭāb. All'epoca di Muʿāwiya b. Abī Sufyān, quando fu raggiunto un accordo tra al-Ḥasan b. ʿAlī e Muʿāwiya, lo zio di al-Mukhtār, rimasto fino ad allora Governatore di al-Madāʾin, fu trasferito al governatorato di Mosul.[2]
Condusse vittoriosamente una rivolta - inizialmente di successo ma di breve durata - contro il califfato omayyade, per vendicare la morte di al-Ḥusayn b. ʿAlī nella cosiddetta Battaglia di Kerbalāʾ[4] che fu di fatto un proditorio massacro, e all'espulsione del Wāli di Kufa nominato da Ibn al-Zubayr.
Per tale rivolta ebbe il sostegno militare di Ibrahim ibn al-Ashtar e dei suoi uomini.[5]