Sant'Alberto Magno | |
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Alberto Magno in un affresco di Tommaso da Modena, Treviso, 1352 | |
Vescovo e Dottore della Chiesa | |
Nascita | Lauingen, tra il 1193 e il 1206 |
Morte | Colonia, 15 novembre 1280 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1622 |
Canonizzazione | 1931 |
Ricorrenza | 15 novembre |
Patrono di | Scienziati |
Alberto vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Ratisbona |
Nato | tra il 1193 e il 1206 a Lauingen |
Consacrato vescovo | 1260 |
Deceduto | 15 novembre 1280 a Colonia |
Alberto Magno di Bollstädt, detto Doctor Universalis, conosciuto anche come Alberto il Grande o Alberto di Colonia (Lauingen, tra il 1193 e il 1206 – Colonia, 15 novembre 1280), è stato un vescovo cattolico, scrittore e filosofo tedesco appartenente all'ordine domenicano. È considerato il più grande filosofo e teologo tedesco del Medioevo sia per la sua grande erudizione che per il suo impegno nel tenere distinto l'ambito filosofico da quello teologico. Fu perfetto conoscitore delle scienze greche, latine e arabe.[1] Tra le discipline di cui è stato grande studioso ci sono la logica, la fisica, l'astronomia, la biologia, la botanica, la zoologia, la mineralogia, la chimica, oltre che le discipline filosofiche[2]. Egli ha consentito all'Occidente, come fecero anche Severino Boezio e Giacomo da Venezia, di penetrare nei testi di Aristotele. Fu, inoltre, il maestro di Tommaso d'Aquino. Fortemente influenzato dall'agostinismo platonizzante che dominava all'Università di Parigi, realizzò la prima rielaborazione della Rivelazione cristiana alla luce della filosofia peripatetica, aprendo la via alla sintesi tomista.[1] La Chiesa cattolica lo venera come santo protettore degli scienziati e dottore della Chiesa.