Alchemy: Dire Straits Live

Alchemy: Dire Straits Live
album dal vivo
ArtistaDire Straits
Pubblicazione16 marzo 1984[1]
Durata94:02 (CD doppio)
88:50 (LP doppio)
162:29 (DVD e BD)
Dischi2[A 1]
Tracce11 (CD)
10 (LP, DVD, BD)
GenereRock[2]
Roots rock[2]
Blues rock[2]
EtichettaVertigo Records, Warner Bros. Records, PolyGram Video, Universal Music
ProduttoreMark Knopfler
Registrazione22-23 luglio 1983 dal vivo al teatro Hammersmith Odeon di Londra[3][4][5]
FormatiLP, MC, LaserDisc, Betamax, VHS, CD, DVD, BD, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroAustralia (bandiera) Australia[6]
(vendite: 7 500+)
Brasile (bandiera) Brasile[7]
(vendite: 15 000+)
Canada (bandiera) Canada[8]
(vendite: 50 000+)
Francia (bandiera) Francia[9]
(vendite: 100 000+)
Germania (bandiera) Germania[10]
(vendite: 250 000+)
Portogallo (bandiera) Portogallo[11]
(vendite: 4 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[12]
(vendite: 50 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[13]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[14]
(vendite: 100 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[15]
(vendite: 300 000+)
Dire Straits - cronologia
Album precedente
(1982)
Album successivo
(1985)
Singoli
  1. Love over Gold
    Pubblicato: febbraio 1984[16][17]
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[18]

Alchemy: Dire Straits Live è un doppio album dal vivo del gruppo rock britannico Dire Straits, edito nel 1984 dalla Vertigo Records a livello internazionale, dalla Warner Bros. Records negli Stati Uniti e dalla PolyGram Video come pubblicazione audiovisiva[19][20].

L'opera documenta il concerto conclusivo della tournée Dire Straits 1982/3, tenuto il 23 luglio 1983 al teatro Hammersmith Odeon di Londra[A 2][4][5]. Nell'album figurano alcuni dei brani più rappresentativi nel repertorio della formazione, riproposti con arrangiamenti rinnovati che offrono spazi più ampi per i fraseggi e gli assolo chitarristici del frontman Mark Knopfler, richiedendo al contempo un coinvolgimento notevole da parte degli altri musicisti[21][22].

Diversamente dalla maggioranza dei dischi dal vivo, Alchemy: Dire Straits Live fu dato alle stampe senza ritocchi in studio né sovraincisioni di alcun genere, in modo tale da salvaguardare la naturalezza della registrazione, tipica dei bootleg[21][23]. Il filmato dell'esibizione, già distribuito in VHS, Betamax e LaserDisc, fu pubblicato il 10 maggio 2010 in versione restaurata e rimasterizzata nei formati DVD e Blu-ray[3].

La copertina riproduce l'adattamento di un particolare del dipinto Alchemy 1974 dell'artista australiano Brett Whiteley, che inoltre rielaborò un pannello della sua opera utilizzando un collage con i volti dei membri del gruppo: l'immagine è stata adottata per la controcopertina[3].

  1. ^ (EN) Record News, in New Musical Express, 10 marzo 1984, p. 40.
  2. ^ a b c (EN) Dire Straits – Alchemy: Dire Straits Live, su herbmusic.net, herbmusic.net. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 16 marzo 2016).
  3. ^ a b c Note di copertina di Alchemy: Dire Straits Live, Dire Straits, Universal Music, 0602527336299, CD (doppio) + DVD, 2010, cofanetto in edizione limitata.
  4. ^ a b (EN) Jeroen van Tol, First Night at Hammersmith Odeon, su oneverybootleg.nl, On Every Bootleg. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 10 marzo 2016).
  5. ^ a b (EN) Jeroen van Tol, Second Night at Hammersmith Odeon, su oneverybootleg.nl, On Every Bootleg. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 9 marzo 2016).
  6. ^ (EN) ARIA Top 40 Music DVD, in The ARIA Report, 24 maggio 2010, p. 23.
  7. ^ (PT) Dire Straits – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Dire Straits – Alchemy, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 27 novembre 2015).
  9. ^ (FR) Les albums certifiés en 1984, su infodisc.fr. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 13 ottobre 2016).
  10. ^ (DE) Dire Straits – Alchemy – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  11. ^ (PT) Top Oficial AFP, su artistas-espectaculos.com, Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2010).
  12. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  13. ^ (EN) RIAA's Gold & Platinum Searchable Database: Alchemy, su riaa.com, Recording Industry Association of America. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 6 marzo 2016).
  14. ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 16 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018). Digitare «Alchemy» nella casella di ricerca.
  15. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 16 ottobre 2019. Selezionare le opzioni «Platinum» e «Albums»; digitare «Alchemy» nella casella di ricerca.
  16. ^ Giancarlo Passarella (a cura di), Discografia, in Nannini e Ronconi, p. 227.
  17. ^ (EN) Jeroen van Tol, Love over Gold, su oneverybootleg.nl, On Every Bootleg. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 7 marzo 2016).
  18. ^ (EN) Alchemy: Dire Straits Live – Overview, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 6 maggio 2016).
  19. ^ Giancarlo Passarella (a cura di), Discografia, in Nannini e Ronconi, pp. 224-225.
  20. ^ (EN) Alchemy, su markknopfler.com, Mark Knopfler – Sito ufficiale. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato l'11 agosto 2016).
  21. ^ a b Nannini e Ronconi, pp. 72-73.
  22. ^ Gene Santoro, Cos'è che rende Mark Knopfler così speciale? Niente di particolare, a sentire lui..., in Chitarre, novembre 1987, pp. 9-13.
  23. ^ (EN) Dan Forte, Mark Knopfler of Dire Straits – Solid Rock, in Guitar Player, settembre 1984. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato il 24 marzo 2016).


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