Aleppo città | |
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(AR) حلب (Ḥalab) | |
Localizzazione | |
Stato | Siria |
Governatorato | Aleppo |
Distretto | Jabal Sam'an |
Sottodistretto | Jabal Sam'an |
Territorio | |
Coordinate | 36°13′N 37°10′E |
Altitudine | 379 m s.l.m. |
Superficie | 190 km² |
Abitanti | 2 098 000[1] (2022) |
Densità | 11 042,11 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | Arabo |
Prefisso | 021 |
Fuso orario | UTC+2 |
Nome abitanti | aleppini |
Soprannome | La bigia, La capitale del Nord |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Aleppo (in arabo حلب?, Ḥalab) è una città della Siria settentrionale, capitale dell'omonimo governatorato e del distretto di Jabal Sam'an. Per la sua importanza è spesso soprannominata la "Capitale del Nord".[2] Seconda città per popolazione della attuale Siria, dopo la capitale Damasco, essa fece a lungo parte della Jazira (oggi non più esistente come entità statale),[3] mentre nel 2010 aveva una popolazione di almeno 4600000 abitanti (agglomerato urbano).[N 1] Dopo lo scoppio della guerra civile siriana il numero è sceso, secondo stime del 2022, a 2098000 abitanti.
È una delle più antiche città del mondo,[4] complice la posizione strategica a metà strada tra il Mar di Levante e il fiume Eufrate. Secondo ritrovamenti archeologici la fondazione della città risale al I millennio a.C.[5], anche se è verosimile che la città risalga al III millennio a.C., ed essa è stata abitata ininterrottamente da allora. La cittadella, delimitata da una cinta muraria, è stata inserita tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO nel 1986. Distante pochi chilometri dal confine con la Turchia, la popolazione include arabi, armeni, curdi, circassi e turchi, mentre dal punto di vista religioso, accanto a una maggioranza di religione islamica, Aleppo è la terza maggiore città cristiana del mondo arabo, dopo Beirut e Il Cairo.
Nell'anno 2006 Aleppo è stata la prima città a fregiarsi del titolo di "Capitale culturale del mondo islamico". A partire dal 2012, Aleppo è stata coinvolta nella guerra civile siriana, diventando il centro di una prolungata battaglia, conclusasi nel 2016, che ha provocato oltre 31.000 morti devastando l'intera città, che viene talvolta definita la "Stalingrado di Siria".[6]
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