L'alfabeto fenicio (definito alfabeto protocananeo per le iscrizioni anteriori al 1050 a.C.) era in uso presso i fenici, e gli aramei nell'VIII secolo a.C., per scrivere nella loro lingua, un idioma nord-semitico. Si tratta del più antico alfabeto conosciuto. I fenici scrivevano su fogli di papiro, lamine di metallo, legno, cuoio e pezzi di terracotta.
Quello fenicio era propriamente un abjad[1], cioè un alfabeto puramente consonantico, il che significa che era un sistema di scrittura composto da lettere consonanti della lingua. Alcune evoluzioni di quest’alfabeto iniziarono, però, a rappresentare tutti i suoni di una lingua, comprese le vocali.
Quest’alfabeto divenne uno dei maggiori sistemi di scrittura, diffuso dai commercianti fenici attraverso Europa e Medio Oriente, dove venne impiegato per una grande varietà di lingue.