Squalo volpe pelagico | |
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Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Chondrichthyes |
Sottoclasse | Elasmobranchii |
Ordine | Lamniformes |
Famiglia | Alopiidae |
Genere | Alopias |
Specie | A. pelagicus |
Nomenclatura binomiale | |
Alopias pelagicus Nakamura, 1935 | |
Areale | |
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Lo squalo volpe pelagico (Alopias pelagicus Nakamura, 1935), è una specie di squalo lamniforme della famiglia degli alopidi.
Viene spessissimo confuso col congenere e molto simile Alopias vulpinus, anche nelle pubblicazioni scientifiche: le due specie si distinguono per le minori dimensioni dello squalo volpe pelagico (che con i suoi 3,3 m di lunghezza è la specie più piccola del genere Alopias, mentre lo squalo volpe comune raggiunge e in alcuni casi supera i 6 m) e le pinne pettorali arrotondate ed interamente di colore scuro (nello squalo volpe comune la superficie inferiore delle pinne pettorali, che sono appuntite all'estremità, tende ad essere più chiara).
A differenza dello squalo volpe comune, inoltre, questa specie manca di una rete mirabile a livello del tronco e di tutta una serie di piccoli adattamenti (come la presenza di muscoli striati siti in profondità nel corpo, che nelle altre specie servono da generatori di calore, ma che nello squalo volpe pelagico sono siti sotto la pelle) che permettono all'animale di conservare il calore, consentendogli un moderato grado di endotermia[2].