Amae

Amae (甘え?) è una parola giapponese oggetto di studio da parte di Takeo Doi ed è un sostantivo usato come parola-chiave per spiegare, analiticamente, il comportamento di una persona che cerca di indurre una figura autoritativa, come un genitore, un coniuge, un insegnante o un superiore, a prendersi cura di lei. Il verbo in sé è usato per descrivere il comportamento di altre persone. La persona che sta esprimendo amae può implorare o lamentarsi o, in alternativa, può agire egoisticamente nella convinzione che la persona che si occupa di lei perdonerà e sarà condiscendente. Il comportamento dei bambini verso i genitori è forse l'esempio più comune di amae, ma è stato suggerito che le pratiche pedagogiche nel mondo occidentale cercano di interrompere questo tipo di dipendenza nei bambini, mentre essa continua fino all'età adulta, nelle relazioni più strette, in Giappone.[1]

  1. ^ Herman W Smith & Takako Nomi, Is amae the Key to Understanding Japanese Culture?, in Electronic Journal of Sociology, 2000 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2014).

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