Ambra | |
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Ambra baltica allo stato naturale | |
Classificazione Strunz | IX/C.01-10 (non ancora classificato in Ed. 10) |
Formula chimica | [C,H,O][1] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | amorfa |
Sistema cristallino | amorfa[2] |
Classe di simmetria | amorfa |
Parametri di cella | assenti |
Gruppo puntuale | amorfa |
Gruppo spaziale | amorfa |
Proprietà fisiche | |
Densità | 1,1[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2-2,5[1][3] |
Sfaldatura | assente[1][2] |
Frattura | concoide[1][2] |
Colore | giallo.[2] chiarissimo, chiaro, scuro, tendente al rosso, al bruno, rosso,[2] bruno,[2] blu, azzurro, violetto, verde, verde-smeraldo |
Lucentezza | resinosa[1][2] |
Opacità | trasparente,[1] semiopaca, translucida; variegata, a chiazze, a nuvole opache |
Striscio | bianco[1][2] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Ambra, in senso lato, è il nome con cui si indicano circa ottanta[4] resine fossili[5]; comunemente indica, in senso più stretto, solo una di esse: l'ambra gialla, il cui colore, simile a quello del miele, varia dal giallo chiaro all'arancione e tende verso il rosso o verso il bruno; tipicamente è traslucida, ma può essere anche trasparente o opaca, in base all'ambiente di formazione della resina.
Mineralogicamente, l'ambra gialla è detta succinite, perché caratterizzata dalla presenza di un acido organico, l'acido succinico. L'ambra ha la peculiarità di elettrizzarsi in seguito a strofinio, e appunto dal nome greco antico dell'ambra, ἤλεκτρον (ēlektron), è derivato quello di elettricità.[6].
Le sue varietà vengono identificate secondo la provenienza geografica. In mineralogia e in gemmologia l’ambra viene considerata una sostanza amorfa appartenente alla classe mineralogica dei composti organici.
Storicamente, molti popoli apprezzavano l'ambra, perché è dotata di caratteristiche che ricordano il Sole: colore, luminosità, energia. Gli antichi popoli italiani si rifornivano di questo prezioso materiale attraverso la via dell'ambra, che partiva dal mar Baltico.
A parte il nome, non ha niente a che vedere con l'ambra grigia, secrezione dell'intestino dei capodogli, largamente utilizzata in profumeria.