Amelia Opie, nata Alderson (Norwich, 12 novembre 1769 – Norwich, 2 dicembre 1853), è stata una scrittrice britannica, moglie del pittore John Opie e figlia del fisico James Alderson. Fu amica di Sir Walter Scott, Richard Brinsley Sheridan e Madame de Staël.
Fu autrice di molti volumi di poesie e di romanzi, il più noto dei quali è Adeline Mowbray (1804) che rientrava nel periodo felice del melodramma inglese.
Tra le altre opere si ricordano:
Nel 1825, sotto l'influenza di Joseph John Gurney, prese parte alla Society of Friends (Società degli Amici), e nel 1840 partecipò alla World Anti-Slavery Convention, un'assemblea per l'abolizione della schiavitù che si riunì per la prima volta all'Exeter Hall di Londra, dal 12 al 23 giugno 1840.[1] Fu organizzata dalla British and Foreign Anti-Slavery Society, in gran parte su iniziativa del quacchero inglese Joseph Sturge.[1][2] L'esclusione delle donne dalla convenzione diede un grande impulso al movimento per il suffragio femminile negli Stati Uniti.[3]
Dopo un piccolo volume intitolato Detraction Displayed e alle collaborazioni ad alcuni periodici, non scrisse più nulla, trascorrendo il resto della vita in quella che era la sua più grande passione: i viaggi.