Gli Anauni erano un antico popolo alpino abitante l'attuale Val di Non in Trentino.[1]
Gli Anauni vennero verosimilmente assoggettati a Roma nel I secolo a.C., forse anche prima delle campagne di conquista di Augusto di Rezia e arco alpino, condotte dai suoi generali Druso maggiore e Tiberio (il futuro imperatore) contro i popoli alpini tra il 16 e il 15 a.C. Il loro nome non è ricordato nel Trofeo delle Alpi (Tropaeum Alpium), monumento romano eretto nel 7-6 a.C. per celebrare la sottomissione delle popolazioni alpine e situato presso la città francese di La Turbie. Nel Trofeo sono citati i Genauni e per qualche tempo si è ritenuto che i due nomi indicassero la stessa popolazione.
Essi vennero aggregati (adtributi) da Augusto al municipium di Tridentum.[1]
Nel 46 d.C. l'imperatore Claudio concesse agli Anauni, ai Sinduni ed ai Tulliassi (popolazioni stanziate probabilmente intorno ai bacini del Noce e dell'Adige) la cittadinanza romana, venendo iscritti nella tribù di Trento, la Papiria.[2]