In meteorologia gli anticicloni sono zone atmosferiche di alta pressione sulla superficie terrestre a forma circolare o ellittica, che causano modeste variazioni dei parametri meteorologici, in contrapposizione, invece, con quanto accade in presenza di zone cicloniche (zone di bassa pressione): al loro interno i venti sono deboli, spesso a regime di brezza, e soffiano in senso orario nell'emisfero boreale e antiorario in quello australe.[1]
L'aria, essendo pesante, si comprime, si riscalda e diventa più secca (fenomeno detto subsidenza atmosferica), dissolvendo spesso le nubi. In presenza di un anticiclone, però, durante l'inverno possono formarsi nebbie o foschie a causa delle inversioni termiche nei pressi del suolo, mentre durante l'estate il forte riscaldamento del suolo può causare la formazione improvvisa di cumulonembi con conseguenti temporali locali anche di forte intensità.