Apocalypse Now | |
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Gli elicotteri del tenente colonnello Kilgore all'attacco del villaggio controllato dai Viet Cong | |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1979 |
Durata | 154 min (versione cinematografica) 203 min (Apocalypse Now Redux) 183 min (Final Cut) |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | guerra, drammatico, azione, avventura |
Regia | Francis Ford Coppola |
Soggetto | dal romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad |
Sceneggiatura | Francis Ford Coppola, Michael Herr, John Milius |
Produttore | Francis Ford Coppola |
Casa di produzione | United Artists, Zoetrope Production |
Distribuzione in italiano | Titanus |
Fotografia | Vittorio Storaro |
Montaggio | Lisa Fruchtman, Gerald B. Greenberg, Richard Marks, Walter Murch |
Effetti speciali | A. D. Flowers, Joe Lombardi, John Fraser, Larry Cavanagh |
Musiche | Carmine Coppola, Francis Ford Coppola |
Scenografia | Dean Tavoularis, Angelo P. Graham, George Nelson |
Costumi | Charles E. James |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
Versione originale (1979)
Ridoppiaggio: (vedi Apocalypse Now Redux) | |
Logo ufficiale del film |
Apocalypse Now è un film del 1979 diretto da Francis Ford Coppola.
Liberamente ispirato al romanzo di Joseph Conrad, Cuore di tenebra, il film vinse la Palma d'oro al 32º Festival di Cannes[1] e il premio Oscar per la migliore fotografia a Vittorio Storaro e quello per il miglior sonoro a Walter Murch.
Considerato tra i film sulla guerra del Vietnam più celebri di sempre,[2][3] Apocalypse Now è una vivida rappresentazione dell'insolubile dilemma morale costituito dalla guerra; dilemma incentrato, in questa pellicola, sulle figure del colonnello Walter Kurtz (Marlon Brando) - un disertore dell'esercito statunitense, il quale, sommariamente, dovrebbe incarnare il male, la follia e la devianza - e del capitano Benjamin Willard (Martin Sheen)[4] - un sicario, al quale spetta, genericamente, la personificazione del bene, del raziocinio e del rispetto delle "regole". Tuttavia, lo sviluppo del film suggerisce almeno una parziale ricollocazione di queste due figure e dei valori da esse rappresentati, nonché una seria discussione sulla difficoltà umana di separare nettamente il bene e il male, la follia e il raziocinio, la norma e la ribellione.