Archaeopteryx | |
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Archaeopteryx lithographica | |
Intervallo geologico | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Sottordine | Theropoda |
Clado | Avialae |
Famiglia | † Archaeopterygidae |
Genere | † Archaeopteryx Meyer, 1861 (nomen conservandum) |
Nomenclatura binomiale | |
Archaeopteryx lithographica Meyer, 1861, (nomen conservandum) | |
Specie | |
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L'archeotterige, o archeopterige, (Archaeopteryx, dal greco ἀρχαῖος, archàios, "antico", e πτέρυξ, ptéryx, "piuma" o "ala";[1] AFI: /arkeotˈtɛriʤe/) è un genere estinto di dinosauro simile ad un uccello, una forma transitoria tra i dinosauri piumati non-aviari e i moderni uccelli. Nonostante sia sempre stato considerato, sin dalla fine del XIX secolo, il più antico uccello conosciuto (membro della classe Aves),[2] negli ultimi anni sono stati scoperti nuovi animali ben più antichi di Archaeopteryx, che come lui potrebbero rappresentare una congiunzione tra dinosauri e uccelli: essi comprendono i generi Anchiornis, Xiaotingia e Aurornis.[3][4]
L'archeotterige visse nel Giurassico superiore, circa 150,8-148,5 milioni di anni fa (Titoniano), nell'attuale Germania meridionale. In quel periodo l'Europa era composta da un arcipelago di isole tropicali circondate da un mare caldo poco profondo, posto molto più vicino all'equatore rispetto a dove si trova ora. Con la corporatura di una gazza e con individui che potevano arrivare alle dimensioni di un corvo, Archaeopteryx poteva arrivare a una lunghezza massima di circa 0,50 metri. Nonostante le dimensioni ridotte, le ampie ali, e la capacità di volare o planare, questo animale somigliava di più ai piccoli dinosauri mesozoici che a un uccello moderno. Infatti condivideva molte caratteristiche con i deinonicosauri (in particolare dromeosauri e troodontidi) tra le quali: la presenza di denti nel becco, tre dita artigliate per zampa, una lunga coda ossea, le penne (che suggeriscono una possibile omeotermia) e varie caratteristiche dello scheletro.
L'animale fu nominato per la prima volta nel 1861, sulla base di una piuma fossile. In quello stesso anno, fu scoperto il primo esemplare completo. Nel corso degli anni, furono ritrovati ben dieci fossili di Archaeopteryx che a detta degli esperti rappresenterebbero i diversi stadi di età di una singola specie, anche se questa ipotesi è ancora dibattuta.
La maggior parte di questi undici fossili posseggono l'impressione delle piume dell'animale. Le penne di Archaeopteryx risultano molto avanzate ed evolute (remiganti), ciò prova che l'evoluzione delle piume iniziò ben prima del Giurassico superiore.[5] L'olotipo di Archaeopteryx fu scoperto appena due anni dopo la pubblicazione del libro di Charles Darwin, L'origine delle specie; da allora l'archeotterige rappresenta la prova perfetta dell'evoluzione confermando l'ipotesi del noto naturalista.
Nel marzo del 2018, gli studiosi conclusero che Archaeopteryx era probabilmente in grado di volare, ma in modo sostanzialmente diverso da quello degli uccelli moderni.[6][7]