Architetture religiose della val di Susa

La sacra di San Michele (TO) sul monte Pirchiriano; sullo sfondo le montagne della Valsusa

La valle di Susa, area di contatto tra Italia e Francia, è contrassegnata dalla presenza di cinque grandi abbazie (S. Antonio di Ranverso: XII secolo, Sacra di San Michele: X secolo, San Giusto di Susa: XI secolo, SS.Pietro e Andrea di Novalesa: VIII secolo, Prevostura di San Lorenzo di Oulx: XI secolo), che insieme ad architetture minori e a una fitta trama di chiese e cappelle costituivano fondamentali punti di sosta lungo la Via Francigena[1]. Il territorio è infatti punteggiato da architetture religiose, qui costruite per la sua importanza quale via di transito per i pellegrini che si spostavano tra Francia e Italia e viceversa transitando attraverso il Colle del Moncenisio o il Colle del Monginevro. Fondamentale è il concetto sviluppato a partire dagli studi dello storico Giuseppe Sergi di area di strada, cioè un territorio di transito, per il controllo del quale vi è competizione tra enti religiosi ed enti civili[2].

  1. ^ Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, 2009 Borgone Susa
  2. ^ Giuseppe Sergi, Potere e territorio lungo la strada di Francia: da Chambery a Torino fra 10º e 13º secolo, Liguori editore, Napoli 1981

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