All'interno del Parco di Monza si contano almeno otto cascine scomparse nel corso dell'Ottocento, alcune delle quali rimaneggiate nei primi due decenni del secolo dal Canonica. Se per alcune di queste era stato lo stesso Canonica a suggerirne la demolizione per via delle condizioni in cui riversavano e dello scarso valore architettonico dell'edificio, altre vennero demolite semplicemente nel momento in cui persero la propria funzione.
La risistemazione della cascina ha visto la demolizione della torre colombera, l'ampliamento della stalla con l'aggiunta di un portico e la realizzazione di due camere superiori.
Il progetto di rifacimento del Canonica prevedeva una rielaborazione dell'edificio di forma rettangolare, con l'aggiunta di una nuova stalla con pollaio e di un portico, che ne avrebbe raddoppiato l'estensione; il progetto risulta identico a quello elaborato per la Cascina Colombirolo.
È datata 30 luglio 1810, una prima stima dei lavori necessari perché fosse possibile alloggiarvi due pigionanti, visto lo stato rovinoso in cui trovasi la cassina. Modesti lavori vengono condotti solo nel settembre 1817, mentre l'edificio era già considerato dal Canonicada demolirsi, di vecchia ed irregolare struttura. I materiali di spoglio sarebbero poi stati reimpiegati nella costruzione del portico alla Porta di San Giorgio.