Arnaldo da Brescia (Brescia, 1090 – Roma, 18 giugno 1155) è stato un religioso italiano.
Allievo di Abelardo[1], fu un riformatore religioso caratterizzato da notevole eloquenza[2] e forte avversione per l'istituzione tradizionale ecclesiastica.
Sostenne il movimento antipapale e autonomistico romano (costituzione del Comune di Roma o renovatio Senatus)[3] e, in epoca risorgimentale, divenne una figura di riferimento per i neoghibellini[1].