Arturo Bocchini

Arturo Bocchini
Arturo Bocchini nei primi anni dieci

Capo della polizia
Durata mandato13 settembre 1926 –
20 novembre 1940
PredecessoreFrancesco Crispo Moncada
SuccessoreCarmine Senise

Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla XXVIII (nomina 16/11/1933)
Tipo nominaCategoria: 15
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Professioneprefetto

Arturo Bocchini (San Giorgio la Montagna, 12 febbraio 1880Roma, 20 novembre 1940) è stato un prefetto e politico italiano.

Dal 1922 nella carriera prefettizia, fu capo della polizia dal 1926 alla morte e figura chiave del regime fascista italiano, tanto da essere definito talvolta il "viceduce". Fu creatore di un apparato poliziesco pervasivo, alle dirette dipendenze del Duce e autonomo dalle interferenze del Partito Nazionale Fascista e dai prefetti, con una polizia politica fondata su ispettorati speciali sparsi inizialmente in pochi centri d'Italia e poi diffusamente, con il nuovo nome di OVRA.

Arturo Bocchini era l'ultimo degli otto figli di Ciriaco Bocchini, medico, proprietario terriero e presidente della deputazione provinciale di Benevento, e di Concetta Padiglione, discendente da una famiglia nobile napoletana, liberale (un avo dei Padiglione aveva preso parte ai moti del 1821 con Morelli e Silvati).


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