L'ascesa dell'Impero ottomano è un periodo storico che iniziò con l'emergere del principato ottomano nel 1299 circa e che terminò intorno al 1453, con la conquista ottomana di Costantinopoli.
Questo periodo vide la fondazione di un'entità politica governata dalla dinastia ottomana nella regione anatolica nord-occidentale della Bitinia e la sua trasformazione da piccolo principato sulla frontiera bizantina in un impero che abbracciava i Balcani, l'Anatolia e il Nord Africa. Per tale motivo, questo periodo della storia dell'impero è stato definito "era proto-imperiale"[1] Per gran parte di questo periodo, gli ottomani furono semplicemente uno dei tanti stati concorrenti nella regione e si affidavano al sostegno dei signori della guerra e dei vassalli locali per mantenere il controllo sul loro regno. Entro la metà del XV secolo i sultani ottomani furono in grado di accumulare abbastanza potere personale e autorità per stabilire uno Stato imperiale centralizzato; processo portato a compimento dal sultano Mehmed II (r. 1451-1481).[2]
La conquista di Costantinopoli nel 1453 è vista come il momento simbolico in cui l'emergente Stato ottomano si spostò da un semplice principato a un impero, segnando quindi una svolta importante nella sua storia.[3]
Le cause del successo ottomano non possono essere attribuite a nessun singolo fattore, e variavano nel corso dei periodi poiché gli ottomani si adattavano continuamente alle mutevoli circostanze.[4]
La prima parte di questo periodo, il XIV secolo, è particolarmente difficile da studiare per gli storici a causa della scarsità di fonti. Nessun documento scritto sopravvive dal regno di Osman I e ben poco sopravvive dal resto del secolo.[5] Gli ottomani, inoltre, iniziarono a registrare la propria storia solo nel XV secolo, più di cento anni dopo i molti eventi che descrivono.[6] È quindi una grande sfida per gli storici distinguere tra fatti e miti nell'analizzare la storia contenuta in queste ultime cronache,[7] al punto che uno storico ha persino dichiarato che ciò risulta impossibile, descrivendo il primo periodo della storia ottomana come un "buco nero".[8]