Assedio di Fort Ticonderoga parte della guerra d'indipendenza americana | |
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Data | 2 - 6 luglio 1777 |
Luogo | Fort Ticonderoga, Stato di New York 43°50′29″N 73°23′17″W |
Esito | Vittoria britannica |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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L'assedio di Fort Ticonderoga del 1777 avvenne tra il 2 e il 6 luglio, vicino all'estremità meridionale del lago Champlain, nello stato di New York. Gli 8 000 uomini del generale John Burgoyne occuparono l'area del forte, circondandone quasi completamente le difese. Questa manovra spinse i 3 000 uomini dell'Esercito continentale, agli ordini del generale Arthur St. Clair, a ritirarsi dal forte e dalle sue difese. Tra i due schieramenti furono scambiate delle raffiche e vi furono alcune vittime senza, tuttavia, un vero assedio o una battaglia campale. L'esercito di Burgoyne occupò quindi il forte e Mount Independence, una fortificazione sulla sponda del lago, dalla parte del Vermont, il 6 luglio, mentre alcune unità inseguivano gli americani.
La resa incontrastata di Fort Ticonderoga causò sgomento tra il pubblico americano e i suoi ranghi militari, poiché il forte era considerato virtualmente inespugnabile ed un vitale punto di difesa. Il generale St. Clair e il suo superiore, il generale Philip Schuyler, furono diffamati dal Congresso. Entrambi furono scagionati da ogni colpa dalla corte marziale ma le loro carriere furono segnate negativamente dall'evento. Schuyler fu sostituito da Horatio Gates mentre a St. Clair non venne più affidato un incarico sul campo, per il resto del conflitto.
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