Assedio di Khe Sanh parte della guerra del Vietnam | |||
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La base di Khe Sanh sotto il fuoco dell'artiglieria nordvietnamita | |||
Data | 21 gennaio - 9 luglio 1968 | ||
Luogo | Khe Sanh | ||
Esito | successo tattico e strategico nordvietnamita | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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«Non voglio un'altra maledetta Dien Bien Phu!»
L'assedio di Khe Sanh, o battaglia di Khe Sanh (in inglese Battle of Khe Sanh), o operazione Statale 9 (in vietnamita Chiến dịch Đường 9 - Khe Sanh), fu una lunga battaglia combattuta durante la guerra del Vietnam, dal 21 gennaio al 9 luglio del 1968, per il controllo della base statunitense di Khe Sanh, nella provincia di Quang Tri, Vietnam del Sud.
Durante la prima fase le forze dell'Esercito Popolare Nordvietnamita tentarono senza successo di distruggere la base, difesa da due reggimenti di marines e da un limitato numero di truppe sudvietnamite. Dopo circa due mesi di assedio, nel marzo del 1968, una spedizione di soccorso (Operazione Pegasus) riuscì a raggiungere la base rompendo l'accerchiamento nordvietnamita. A partire dall'inizio di giugno, le forze statunitensi si ritirarono in segreto e definitivamente da Khe Sanh[2]. L'Esercito Popolare del Vietnam ottenne il controllo completo della roccaforte[3].
L'assedio terminò con un limitato fallimento strategico e tattico per gli Stati Uniti; non fu raggiunto l'obiettivo di "tenere Khe Sanh a tutti i costi" come il presidente Johnson aveva richiesto[4]. Inoltre fu vanificata la costruzione in corso della linea di McNamara, una linea minata per controllare le infiltrazioni dal Nord[5].
Khe Sanh fu la prima base militare americana ad essere abbandonata sotto pressione del nemico durante il conflitto in Indocina[6].