Assedio e caduta di Mozia parte delle Guerre greco-puniche | |||
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Mozia secondo una ricostruzione artistica che la ritrae nel V sec. a.C. | |||
Data | 398 o 397 a.C.[1] | ||
Luogo | Isola di Mozia | ||
Causa | Dionisio I muove guerra contro le città puniche della Sicilia | ||
Esito | Vittoria Siracusana | ||
Modifiche territoriali | La Mozia cartaginese passa momentaneamente sotto dominio greco | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |||
L’assedio e caduta di Mozia avvennero durante il principio del IV secolo a.C., ad opera dell'esercito siracusano e dei suoi alleati. L'isola rappresentava per Cartagine uno dei punti commerciali più fiorenti in Sicilia, oltre che solida fortezza[2][3]; fu per questo motivo che la sua contesa, disputata tra punici e sicelioti, ebbe grande rilevanza nelle cronache del tempo.
La caduta di Mozia portò come conseguenze immediate il saccheggio e lo spopolamento dell'isola. La conseguenza a lungo termine fu la sua progressiva perdita d'importanza in chiave punica; i cartaginesi la sostituirono con Lilibeo, città dalle controverse origini, definita come "l'erede di Mozia"[4][5].