Assedio di Mozia

Assedio e caduta di Mozia
parte delle Guerre greco-puniche
Mozia secondo una ricostruzione artistica che la ritrae nel V sec. a.C.
Data398 o 397 a.C.[1]
LuogoIsola di Mozia
CausaDionisio I muove guerra contro le città puniche della Sicilia
EsitoVittoria Siracusana
Modifiche territorialiLa Mozia cartaginese passa momentaneamente sotto dominio greco
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
80.000 fanti
3.000 cavalieri
200 navi da guerra
Numero soldati: sconosciuto
100 navi da guerra
Perdite
SconosciuteSconosciute
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L’assedio e caduta di Mozia avvennero durante il principio del IV secolo a.C., ad opera dell'esercito siracusano e dei suoi alleati. L'isola rappresentava per Cartagine uno dei punti commerciali più fiorenti in Sicilia, oltre che solida fortezza[2][3]; fu per questo motivo che la sua contesa, disputata tra punici e sicelioti, ebbe grande rilevanza nelle cronache del tempo.

La caduta di Mozia portò come conseguenze immediate il saccheggio e lo spopolamento dell'isola. La conseguenza a lungo termine fu la sua progressiva perdita d'importanza in chiave punica; i cartaginesi la sostituirono con Lilibeo, città dalle controverse origini, definita come "l'erede di Mozia"[4][5].

  1. ^ Secondo la storica Marta Sordi vi furono ragioni sufficienti per datare l'inizio dell'assedio già nel 400-399 a.C.: Bonacasa, Braccesi, De Miro, 2002, pag. 356
  2. ^ Di Blasi, Gambacorta, 1844, pag. 204.
  3. ^ Enciclopedia Treccani (1934) - Mozia, su treccani.it. URL consultato il 23 luglio 2014.
    «la sua posizione le fece acquistare ben presto notevole importanza commerciale e militare»
  4. ^ Pietro Longo, 1810, pag. 75.
  5. ^ Enciclopedia Treccani (1934) - Mozia, su treccani.it. URL consultato il 23 luglio 2014.
    «Nonostante la tenace resistenza degli abitanti, la città si dovette alla fine arrendere e fu distrutta. Lilibeo ne raccolse l'eredità.»

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