Assedio di Taormina (394 a.C.)

Assedio di Taormina
parte delle guerre greco-puniche
Datainverno 394 a.C.
LuogoTaormina
EsitoVittoria di Taormina
Schieramenti
Comandanti
Dionisio ISconosciuti
Effettivi
SconosciuteSconosciute
Perdite
più di 600Sconosciute
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L'assedio di Taormina fu compiuto da Dionisio I, tiranno di Siracusa, nell'inverno del 394 a.C. nel corso delle guerre greco-puniche contro Cartagine.

Dopo la sconfitta dei Cartaginesi nell'assedio di Siracusa del 397 a.C., Dionisio aveva espanso i suoi domini conquistando le terre sicule e fondando colonie nel nord est della Sicilia. Taormina era stata fondata da Imilcone che aveva spinto una parte del suo esercito a trincerarsi in quella posizione forte per natura[1]; essa sorgeva nel mezzo della strada che univa Siracusa a Messina. Dionisio pose l'assedio alla città nel 394 a.C. ma dovette lasciare la postazione dopo il fallito assalto della notte. Cartagine rispose all'attacco con gli alleati per rinnovare le ostilità che terminarono col trattato di pace del 392 a.C. che garantì a Dionisio la supremazia sui siculi, mentre Cartagine conservò tutti i territori a est del fiume Imera.

  1. ^ Diodoro Siculo, XIV, 59.

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