Assistente arbitrale

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L'assistente arbitrale tedesco Clemens Schüttengruber mentre segnala una posizione di fuorigioco.
Terna arbitrale italiana.
Marina Wozniak nel ruolo dell'assistente arbitrale; le donne fungono da arbitri e da guardalinee nelle stesse competizioni dei loro colleghi uomini.

L'assistente arbitrale, comunemente noto con i nomi storici d'uso popolare di "guardalinee", "guardialinee" o "segnalinee"[1], è un ufficiale di gara che coadiuva l'arbitro effettivo nella direzione di una partita di calcio.

Per ogni gara, nelle competizioni dilettantistiche e giovanili, ne vengono designati classicamente solo due, che vanno quindi a formare, con l'arbitro, la cosiddetta "terna arbitrale".

Nelle gare invece professionistiche (Serie A, B e C) gli assistenti variano dai 3 ai 6.

La denominazione ufficiale di guardalinee (linesmen in inglese) è stata modificata in quella attuale nel 1996 dalla FIFA, la quale intendeva riflettere meglio il senso moderno da attribuire al ruolo, e secondariamente rendere l'incarico aperto alla parità dei sessi (poiché men in inglese vuol dire "uomini").

In Italia, gli Assistenti sono ufficialmente definiti con l'acronimo AA (Assistente Arbitrale).

Oltre all'acronimo AA, viene usato anche il numero 1 o 2, per indicare l'Assistente numero 1 (AA1), ovvero quello che opera sulla linea laterale presso la quale sono posizionate le panchine[2] (che spesso è il più esperto dei due, poiché a lui spetta la gestione delle panchine, soprattutto in assenza del quarto ufficiale), e l'Assistente numero 2 (AA2), ossia colui il quale opera dall'altra parte del campo, spesso lato tribune.

  1. ^ segnalinee in Vocabolario, su Treccani.it. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Repubblica

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