Associazione Ricreativa Culturale Italiana | |
---|---|
![]() | |
Abbreviazione | ARCI |
Tipo | APS |
Fondazione | 26 maggio 1957 a Firenze |
Fondatore | Arrigo Diodati Alberto Jacometti |
Scopo | Finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale |
Sede centrale | ![]() |
Presidente | ![]() |
Sito web | |
L'Associazione Ricreativa Culturale Italiana, a volte chiamata anche Associazione Ricreativa e Culturale Italiana[1] o ARCI APS[2], più spesso conosciuta semplicemente con il suo acronimo ARCI, è un'associazione di promozione sociale riconosciuta dallo Stato italiano ai sensi della legge 7 dicembre 2000, n. 383.[3]. L'associazione è radicata su tutto il territorio nazionale con una struttura composta di comitati regionali e provinciali, ai quali fanno riferimento le migliaia di circoli ed associazioni locali[1]. L'ARCI vanta oltre un milione di soci in tutta Italia, ai quali vengono forniti servizi di tipo culturale (musica, cinema, teatro, danza) e sociale (servizi per l’infanzia, sostegno di welfare locale, sostegno alla salute mentale e all'integrazione degli immigrati)[1].
Riconoscendosi nei valori democratici e nella Costituzione repubblicana nata dalla lotta di liberazione contro il nazifascismo, l'Arci si richiama alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ed alla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia dell'ONU ed opera in contesti locali, nazionali e internazionali per l'affermazione degli stessi; partecipa alla costruzione dell'Europa delle cittadine e dei cittadini. Nel tempo si è contraddistinta per le sue posizioni contro la guerra nella ex-Jugoslavia, a sostegno delle sue vittime (dalla Carovana per la Pace, alla candidatura per il premio Nobel per la pace), per l'antirazzismo e per le iniziative rivolte all'integrazione degli immigrati (dai campi di accoglienza all'incontro pubblico con Nelson Mandela dopo la sua liberazione), per la promozione dei valori della solidarietà contro l'egoismo sociale e le tendenze alla secessione, per la promozione della cultura (mille concerti in più parti d'Italia, il 21 giugno, Festa della musica), e per la partecipazione attiva nella Banca Popolare Etica, nel Forum del Terzo Settore, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e TransFair, dei quali è anche fondatore.[4]
L'associazione fu fondata a Firenze il 26 maggio 1957[5] e fu una delle associazioni che raccoglievano l'eredità delle precedenti Società operaie di mutuo soccorso e delle Case del Popolo in quel movimento di riappropriazione delle vecchie sedi sequestrate dallo Stato durante il periodo del ventennio fascista[6]. Il primo presidente nazionale dell'ARCI fu il socialista novarese Alberto Jacometti. Già segretario del Partito Socialista Italiano tra il 1948 ed il 1949, Jacometti si batté in prima persona per l'autonomia dei circoli e delle Case del Popolo, finite sotto il controllo dell'ENAL dopo la chiusura delle Case del Fascio nel dopoguerra[6].
Tra il finire degli anni '50 e gli anni '60 all'interno della sinistra, fu forte quel dibattito tra "apocalittici e integrati" sulla natura della cultura popolare che andava imponendosi sempre più prepotentemente con nuovi media di massa (come la televisione) e nuove forme d'arte (come il fumetto o il cinema). In questo contesto l'ARCI, come associazione popolare e nata dal basso che proponeva forme ricreative e d'intrattenimento come serate da ballo o visioni comunitarie di televisione e cinema, si trovò a difendere le nuove forme espressive, generando spesso la diffidenza degli intellettuali più radicali[6]. L'ARCI svolse così la funzione di tenere assieme la cultura pop e la cultura più militante di sinistra, facendo sintesi tra le arti d'avanguardia, il movimento politico e le classi popolari[6].
Con il IV congresso nazionale del 1966 nascono gli ARCI dedicati a specifici settori come l'Unione circoli cinematografici ARCI (UCCA), l'ARCI Sport, l'ARCI Caccia e l'ARCI Pesca[6].
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ARCI2
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ARCI
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Strinati