Attacco al cimitero di Milltown | |
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Data | 16 marzo 1988 |
Luogo | Belfast, Irlanda del Nord |
Stato | ![]() |
Coordinate | 54°35′00″N 5°58′38″W |
Arma |
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Responsabili | Michael Stone |
Conseguenze | |
Morti | 6 |
Feriti | 60+ |
L'attacco al cimitero di Milltown (noto anche come massacro di Milltown[1]) fu un attentato che ebbe luogo il 16 marzo 1988 al cimitero di Milltown (a Belfast, nell'Irlanda del Nord). Un membro dell'Ulster Defence Association (UDA), Michael Stone, attaccò con bombe a mano e pistole la folla accorsa per il funerale di tre membri della Provisional IRA uccisi a Gibilterra. L'attentatore aveva saputo che al cimitero non ci sarebbero stati poliziotti o membri armati dell'IRA. Dopo l'attacco, Stone scappò a piedi verso la vicina autostrada continuando a sparare e lanciare granate verso il gran numero di persone che decise di inseguirlo. Venne successivamente raggiunto e catturato da alcuni inseguitori che iniziarono a picchiarlo: fu salvato dal linciaggio grazie dall'intervento della polizia che lo arrestò. L'attentato provocò la morte 3 persone e il ferimento di più di 60. Questo "attacco individuale senza precedenti"[2] è stato filmato dalle troupe televisive presenti sul posto per riprendere il funerale e causò un forte shock in tutto il mondo.[3]
Tre giorni dopo, due caporali dell'esercito britannico si imbatterono al corteo funebre di una delle vittime dell'attentato di Milltown. I soldati in borghese sono stati trascinati fuori dalla loro auto da una folla inferocita, picchiati e poi uccisi dall'IRA, in un episodio che divenne noto come l'uccisione dei caporali.