Attentato a Nahariya (1979) attentato | |
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Tipo | Spree killer, Sequestro di persona |
Data | 22 aprile 1979 |
Luogo | Nahariya, Israele |
Stato | Israele |
Coordinate | 33°00′51.12″N 35°05′29.04″E |
Responsabili | 4 attentatori palestinesi. Il Fronte per la Liberazione della Palestina rivendicò la responsabilità per l'attacco. |
Conseguenze | |
Morti | 4 civili israeliani (di cui 2 bambini) e 2 attentatori |
L'attentato a Nahariya del 1979 (nome in codice usato dai suoi autori: Operazione Nasser) fu un raid compiuto da quattro militanti dell'organizzazione comunista palestinese Fronte per la Liberazione della Palestina (FLP) a Nahariya, in Israele, il 22 aprile 1979.
Il gruppo, composto da Abdel Majeed Asslan, Mhanna Salim al-Muayed e Ahmed al-Abras, e guidato dal sedicenne Samir Kuntar, utilizzò una piccola barca da 55 CV per viaggiare da Tiro, in Libano, a Nahariya, in Israele. Durante l'attacco uccisero tre israeliani, tra cui un padre e due dei suoi figli piccoli. Un altro bambino venne accidentalmente soffocato nel tentativo di nasconderlo dagli aggressori. Kuntar e al-Abras vennero catturati, giudicati colpevoli di omicidio da un tribunale israeliano e condannati a diversi ergastoli.
Sia Kuntar che al-Abras furono in seguito liberati in accordi di scambio di prigionieri condotti tra Israele e organizzazioni militanti libanesi: al-Abras nel 1985 e Kuntar nel 2008.