Auguries of Innocence (in italiano Auspici di innocenza) è una poesia dello scrittore inglese William Blake, parte di uno dei quaderni ora conosciuto come The Pickering Manuscript.[1] Blake cominciò a comporla nel 1803, ma non venne pubblicata fino al 1863, quando Alexander Gilchrist la inserì nella sua biografia su William Blake. Il componimento presenta una serie di paradossi che parlano di innocenza contrapposta a malignità e corruzione.
La poesia ispirò l’autrice britannica Agatha Christie a scrivere uno dei suoi romanzi più celebri, Nella mia fine è il mio principio, nel 1967.
La poesia consta di 132 versi ed è stata pubblicata con e senza interruzioni che la dividono in stanze. Il componimento è noto soprattutto per la sua quartina iniziale:
«To see a world in a grain of sand
And a heaven in a wild flower,
Hold infinity in the palm of your hand,
And eternity in an hour.»
«Vedere un mondo in un granello di sabbia
E un paradiso in un fiore selvatico,
Tenere l'infinito nel palmo della mano,
E l'eternitá in un'ora.»
Altro passaggio particolarmente noto è:
«Every night and every morn
Some to misery are born,
Every morn and every night
Some are born to sweet delight.
Some are born to sweet delight,
Some are born to endless night.»
«Ogni notte e ogni mattina
nascono alcuni alla miseria,
Ogni mattina e ogni notte
nascono alcuni al soave diletto.
Nascono alcuni al soave diletto,
nascono alcuni ad infinita notte.»