Baal Shem

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Sentinella di polizia a Vilnius, dipinto di Marianne von Werefkin (1914)

Baal Shem (in ebraico בעל שם?, Baʻal Šēm) significa Maestro del Nome, e si riferisce alla storica occupazione ebraica di diversi ebrei cabalisti che possedevano la conoscenza di come usare i nomi di Dio per effettuare guarigioni, miracoli[1], esorcismi[2] e benedizioni attraverso la Cabala pratica[3]. Il titolo non ufficiale veniva dato dagli altri, che riconoscevano o beneficiavano dell'abilità del Baal Shem di eseguire atti meravigliosi.

L'occupazione ed il titolo emersero nel Medioevo, e continuarono fino alla prima era moderna. I Baalei Shem erano visti come taumaturghi che potevano curare malattie e guarire ferite, possedendo anche poteri mistici per predire o interpretare eventi e personalità. Si credeva che avessero una "linea diretta" al Cielo per evocare la misericordia di Dio e la sua compassione per coloro che soffrivano. Nella società ebraica, il ruolo teurgico della Cabala pratica praticato dai Baalei Shem a beneficio della gente comune era un'istituzione mistica che contrastava con i circoli di studio cabalistico più teosofico ed estatico, e che si isolavano dal popolino. Il Baal Shem, il predicatore Magghid e il predicatore di penitenza noto come Mokhiakh, erano visti come appartenenti a studiosi eruditi di livello informale inferiore, al di sotto dei rabbini e dei cabalisti ufficiali[2].

Poche persone ricevevano il titolo di Baal Shem tra gli ebrei ashkenaziti dell'Europa orientale e centrale. Il nome è più che altro noto in riferimento al fondatore del chassidismo moderno, il Baal Shem Tov (Maestro del Buon Nome), vissuto in Ucraina nel Settecento. Tuttavia, sebbene il Baal Shem Tov iniziò la sua vita pubblica come un tradizionale Baal Shem, con i suoi insegnamenti introdusse un nuovo percorso nel pensiero e nella pratica della mistica ebraica[4]. Il chassidismo moderno diffuse la Cabala esoterica come movimento di rinnovamento mistico e sociale. Il nuovo ruolo mistico del Rebbe Tzadik chassidico sostituì l'attività del Baal Shem tra il popolino, combinando cabalista e Magghid, e sostituendo la Cabala pratica con l'intercessione divina dello Tzadik. L'opera Lodi del Besht (1814-1815) ambienta il circolo dei seguaci del Baal Shem Tov nell'ambito della sua altra attività come Baal Shem itinerante.[5][6]

L'attività dei Baalei Sem nelle comunità ebraiche, così come l'influenza delle idee cabalistiche, ha contribuito alla credenza popolare degli Tzadikim Nistarim (Giusti Nascosti). La tradizione chassidica registra Eliyahu Baal Shem nel XVI secolo quale fondatore di una fratellanza mistica di Nistarim per offrire incoraggiamento fisico e spirituale al popolino ebraico, da cui emerse poi lo chassidismo.[7]

  1. ^ (EN) Ba'al Shem su Jewish Encyclopedia (1906).
  2. ^ a b Joseph Weiss, Studies in East European Jewish Mysticism and Hasidism, Littman Library, cap. 1 "Some Notes on the Social Background of Early Hasidism", cap. 2 "A Circle of Pneumatics in Pre-Hasidism".
  3. ^ (EN) Baʿal shem su Encyclopædia Britannica.
  4. ^ Egli si distingue dagli altri precedenti Baalei Shem per l'aggiunta di Tov (Buono) al suo soprannome.
  5. ^ Storie di vita: Shivhei Ha-Besht Archiviato il 7 dicembre 2012 in Internet Archive. di Moshe Rosman su hasidicstories.com (EN)
  6. ^ Due studi recenti del Baal Shem Tov storico: Founder of Hasidism: A Quest for the Historical Ba'al Shem Tov, di Moshe Rosman, California University 1996; The Besht: Magician, Mystic, and Leader, di Immanuel Etkes, Brandeis 2004.
  7. ^ Yosef Yitzchok Schneersohn, Kehot Publications, 3 volumi.

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