Bailo di Costantinopoli

Incisione che mostra l'ingresso di un nuovo bailo veneziano a Costantinopoli, c. 1700

Un bailo, scritto anche baylo (pl. baili), era un diplomatico che supervisionava gli affari della Repubblica di Venezia a Costantinopoli, la capitale dell'Impero ottomano. Tale istituzione diventò permanente a partire dal 1454 .[1]

Le numerose e dispendiose guerre di Venezia con gli Ottomani fecero capire ai Veneziani come fosse preferibile fare affidamento sulla diplomazia come risoluzione di controversie, piuttosto che su offensivi (o difensivi) sforzi militari per mantenere e difendere la propria posizione di dominio nel Mediterraneo orientale. Il lavoro del bailo comprendeva diversi settori, in quanto era sia console sia ambasciatore di Venezia. Data l'importanza del ruolo, per la nomina veniva scelta con attenzione la persona incaricata, in quanto aveva un ruolo chiave nel mantenere un buon rapporto tra il sultano ottomano e il governo veneziano. Per tali motivi non era sempre possibile trovare delle persone in grado di ricoprire tale ruolo. Tra i vari compiti svolti bisogna citare anche la rappresentanza e protezione degli interessi politici veneziani nonché la mera capacità diplomatica nel risolvere eventuali diatribe tra ottomani e veneziani. Una volta accasato, il bailo molto spesso creava dei veri contatti di amicizia con influenti politici ottomani.[2]

  1. ^ Goffman 2007, 71.
  2. ^ Dursteler 2001, pp. 16–18.

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