Il bando della stampa in Lituania (in lituano Lietuvių spaudos draudimas; in russo Запрет на литовскую латиницу?, Zapret na litovskuju latinitsu), attivo dal 1865 al 1904, fu un divieto di pubblicazione imposto dall'Impero russo su tutte le opere scritte in lingua lituana adoperando l'alfabeto latino.[1] Per tutto il periodo in cui rimase in vigore il provvedimento nel paese baltico, all'epoca sottoposto all'autorità della dinastia dei Romanov, si incentivò la produzione e si pubblicarono legalmente soltanto opere in lituano adottando l'alfabeto cirillico.
La misura fu adottata a seguito del fallimento della rivolta di gennaio nel 1863: divenne operante solo due anni dopo con un provvedimento amministrativo in vigore fino al 24 aprile 1904. Le corti russe adottarono posizioni più morbide in due importanti controversie del 1902 e del 1903: lo scoppio della guerra russo-giapponese all'inizio del 1904 allentò la "pressione" delle politiche russe sulle minoranze.[2]
Con il bando in vigore, divenne illegale stampare, importare, distribuire o essere in possesso di qualsiasi scritto redatto in alfabeto latino.[3] Le intenzioni degli zar erano quelle di russificare la società polacca e lituana, per far sì che si riducessero le distanze culturali tra gli Stati: è dunque comprensibile come si facesse leva anche sulla stampa per cercare di ottenere l'obiettivo.[4] Nonostante questo, i lituani seppero sopportare tale situazione stampando scritti in alfabeto latino perlopiù in Lituania minore (Prussia Orientale) e Stati Uniti.
Gli knygnešiai, ovvero i contrabbandieri di libri lituani, smerciarono libri illegali e riviste nell'intero Stato. Il numero di queste pubblicazioni continuò a incrementarsi, sebbene fossero previste gravi sanzioni per i trasgressori. Paradossalmente, gli effetti che si intendevano realizzare furono opposti, portando allo sviluppo di un senso di rigetto nelle comunità lituane e polacche delle autorità russe: gli studiosi concordano nel ritenere che il bando fu un banco di prova per la Lituania a seguito del quale si conformò un'identità nazionale.[5][6]
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore rima76
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore kamusella184