Basilica di San Polieucto | |
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Stato | ![]() |
Località | Costantinopoli |
Coordinate | 41°00′52″N 28°57′11″E |
Religione | cristiana calcedoniana |
Titolare | san Polieuto |
Stile architettonico | romano e bizantino |
Inizio costruzione | 524 |
Completamento | 527 |
La basilica di San Polieucto (in greco Ἅγιος Πολύευκτος?, Hagios Polyeuktos) fu un'antica chiesa di Costantinopoli, eretta negli anni 520 dalla nobile Anicia Giuliana e dedicata a san Polieuto.[1] Fu eretta come simbolo della discendenza imperiale di Giuliana: dotata di una decorazione ricchissima, in cui per la prima volta si usavano su larga scala temi decorativi sasanidi, fu la chiesa più grande di Costantinopoli fino alla riedificazione di Hagia Sophia,[2] per la quale fu perfezionata la nuova forma architettonica della basilica con cupola introdotta proprio dalla basilica di San Polieucto.[3][4]
Poco è noto della storia di questa basilica dopo la sua costruzione. Sopravvisse fino all'XI secolo, dopo di che cadde in rovina, divenendo una cava di elementi architettonici riutilizzati a Costantinopoli e in altre città, come Venezia. In epoca ottomana l'area dove sorgeva la basilica fu riedificata; i suoi resti furono riscoperti negli scavi del 1960 e sono divenuti area archeologica aperta ai visitatori, sebbene alcune sculture siano state trasferite ai Musei archeologici di Istanbul.