Basmili

I Basmili (Basmyl, Basmal, Basmil, Basmïl,[1] 拔悉密T, BáxīmìP) erano una tribù nomade del VII-VIII secolo che abitava principalmente nella regione della Zungaria nel nord-ovest della Cina moderna.

I Basmili possono essere antenati degli Argyn del Medio Juz del Kazakistan moderno.

I Basmili giocarono un ruolo di primo piano nel Khaganato turco del VI secolo, e un tempo furono la tribù dinastica che guidò il Khaganato. Successivamente si unirono alle tribù qarluq e yagma e crearono lo stato karakhanide. I Basmili furono i primi ad usare il termine idyk-kut, che sostituì i khagan nei titoli dei sovrani uiguri di Turfan. La seconda componente kut / qut nel titolo si trova spesso nell'antica onomastica e titolazione turca e ha il significato lessicale "grazia del cielo" o "benedizione".[2]

Nell'anno 720 d.C., si riporta che il clan dinastico basmal era concentrato a Beitin (probabilmente Bei Tun), vicino a Gucheng (Qitai), nella catena del Bogda Shan, e che erano Turchi Ashina (突厥T, Tu-jueP).[3]

Mahmud da Kashgar, uno storico dell'XI secolo, elenca i Basmili come una delle dieci tribù turche di spicco ed enumera le posizioni delle entità statuali turche dai confini dell'Impero romano d'Oriente ai confini della Cina nella seguente sequenza: i. Bechen (Badjinak, da cui la loro designazione greca Patzinakae); ii. Kyfchaki (Kipchaki, in realtà Cumani che allora vagavano nella steppa russa e nella moderna Ucraina); iii. Oghuz (parenti linguistici dei Turchi della Turchia e dell'Azerbaigian, allora ancora a nord dell'Aral, e tra l'Aral e il Mar Caspio); iv. Yemeki (Kimeki allora nelle vicinanze di Astrachan'); v. Bashgyrt (Baschiri, nella moderna Baschiria); vi. Basmili; vii. Kayi; viii. Yabaku; ix. Tatari; x. Kirghisi (parenti linguistici anche dei moderni Kazaki e Kirghisi). Kashgari notò anche che le tribù kayi, yabaku, tatare e basmile sono tutte bilingue, parlando turco insieme alle proprie lingue, mentre altri popoli tra cui i Kirghisi, i Kyfchaki e gli Oghuz hanno le proprie lingue turche, che sono legate alle lingue degli Yemeki e dei Baschiri.[4]

I Basmili sembrano essere gli "Argoni" menzionati da Marco Polo in un paese chiamato "Tenduc" (attorno a Kuku-Khotan, o la moderna Hohhot), durante il XIII secolo.[5] Polo riferì che questa tribù era "nata da due razze diverse: vale a dire, dalla razza degli idolatri di Tenduc e... degli adoratori di Maometto. Sono uomini più belli degli altri nativi del paese, e avendo più capacità, arrivano ad avere autorità e sono anche mercanti di capitali".[5]

  1. ^ (EN) Ethno Cultural Dictionary, su irq.kaznpu.kz, TÜRIK BITIG. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  2. ^ (EN) Sergey G. Klyashtorny, Ancient Turk Rock Inscriptions in the Talas Ala-Too. A Sogdian Word in an Old Turk Inscription, su transoxiana.com.ar, Webfestschrift Marshak, 2003. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  3. ^ Tszychji tuntszyan; citato da (RU) Jurij A. Zuev, "Horse Tamgas from Vassal Princedoms" (translation of 8-10th century Chinese "Tanghuyao"), Alma-Ata, Kazakh SSR Academy of Sciences, 1960, pp. 104, 132.
  4. ^ (RU) M. Zakiev, Origin of Turks and Tatars, Mosca, Insan, 2002, pp. 69, 192, ISBN 5-85840-317-4.
  5. ^ a b (EN) Marco Polo, Ch. 59: Concerning the Province of Tenduc, and the Descendants of Prester John, in The Book of Sir Marco Polo, the Venetian, Henry Yule (tr.), Henri Cordier (cur.), vol. 1, J. Murray, 1875, pp. 276–. (Wikisource L'intero Capitolo 59 su Wikisource)

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