La battaglia del Monte Gauro svoltasi nel 343 a.C., segnò un cambiamento di crinale nella politica estera di Roma. Se fino ad allora l'Urbe aveva combattuto per la sopravvivenza e per cercare di eliminare i concorrenti più agguerriti (per esempio Veio) alla supremazia regionale, con questa battaglia che segna l'inizio delle guerre sannitiche, Roma si propose in una fase di espansione territoriale e di potere che la porterà in tempi relativamente brevi al controllo dell'intera Italia peninsulare. Le guerre sannitiche costrinsero Roma a forgiare lo strumento che le avrebbe permesso la conquista del suo smisurato impero: l'esercito romano.