Battaglia di Singapore parte del teatro del sud-est asiatico della seconda guerra mondiale e della Campagna di Malesia | |||
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I britannici si arrendono alle truppe giapponesi il 15 febbraio 1942 | |||
Data | 8-15 febbraio 1942 | ||
Luogo | Singapore | ||
Esito | Decisiva vittoria giapponese | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
Perdite | |||
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La battaglia di Singapore fu il momento conclusivo e decisivo della campagna di Malesia, combattuta nel teatro bellico del Sud-Est Asiatico durante la seconda guerra mondiale dall'8 dicembre 1941 al 15 febbraio 1942. L'ultima fase della campagna (la effettiva battaglia di Singapore) ebbe inizio l'8 febbraio 1942 (con l'attacco giapponese da nord attraverso lo stretto di Johore) e terminò il 15 febbraio con la resa totale delle forze britanniche e alleate e la vittoria completa dell'esercito giapponese. Combattuta subito dopo l'attacco giapponese su Pearl Harbor e il conseguente inizio della guerra del Pacifico, la campagna di Malesia e la battaglia di Singapore erano parte della grande offensiva combinata aereo-navale-terrestre scatenata dall'Impero del Sol Levante contemporaneamente in direzione delle Filippine, delle Indie olandesi e della Birmania.
La battaglia di Singapore rappresentò una catastrofica sconfitta morale, politica e strategica per l'Impero britannico, la più pesante della seconda guerra mondiale, e, secondo le parole dello stesso Winston Churchill, costituì il disastro più grave e la più grande capitolazione della storia britannica[3].