Andamento | tempo |
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Largo | 40-60 bpm |
Larghetto | 60-66 bpm |
Adagio | 66-76 bpm |
Andante | 76-108 bpm |
Moderato | 108-120 bpm |
Allegro | 120-168 bpm |
Presto | 168-200 bpm |
Prestissimo | 200-208 bpm |
A tempo | bpm specifico |
I battiti per minuto (bpm) sono l'unità di misura di frequenza, usata principalmente per l'indicazione di quanti pulsazioni ci sono in un minuto in musica e per la misura della frequenza cardiaca.
A volte viene usata erroneamente l'espressione battute per minuto, ma questa è sbagliata in quanto il termine battuta indica la serie metrica compresa tra le stanghette del rigo musicale (misura) e non un singolo battito (collegamento improprio tra bpm e unità ritmica).
A seconda dell'indicazione nello spartito, un bpm potrebbe corrispondere ad una semiminima (tipicamente se i movimenti corrispondono a quarti) o ad una croma nel caso di ottavi.
In musica l'indicazione bpm è un sinonimo di derivazione anglosassone dell'indicazione MM, acronimo di Metronomo Mälzel. Ad esempio 60 bpm indica una frequenza di 60 battiti o pulsazioni al minuto, ovvero uno al secondo, ed è quindi equivalente a 1 Hz.
In musica classica tradizionalmente si utilizzano indicazioni di andamento come allegro o lento che comunque hanno un corrispettivo indicativo metronomico e solo raramente si utilizza l'indicazione a tempo seguito dai bpm (o più correttamente MM).
Nella musica contemporanea è molto più frequente trovare l'indicazione dei bpm.
I bpm divennero molto importanti nel periodo della disco music perché era fondamentale per i DJ poter mixare i brani con un tempo compatibile; rimangono quindi molto utili nella musica da discoteca, club o rave più recente come la musica house o la musica techno.
La durata in secondi della pulsazione di un brano (semiminima o croma o comunque la durata della nota che corrisponde al tempo base del brano o movimento) si ottiene dividendo 60 per il numero di bpm. In pratica, in un brano in 44 a 88 bpm un quarto dura 0,68 secondi.