Beni relazionali

I beni relazionali[1] sono tutte le forme di beni prodotti dalle relazioni, ossia:

  • Beni che possono essere solo prodotti e fruiti assieme dai partecipanti ad una determinata azione o ad un determinato evento.
  • Beni né strettamente pubblici, né strettamente privati, appartengono cioè all'area sociale.
  • Beni che non sono frazionabili, né concepiti come somma di beni individuali.
  • Beni caratteristici delle reti informali (beni relazionali primari) e delle reti associative (beni relazionali secondari).
  • È un bene nel senso di una realtà esterna ai soggetti anche se generata da essi, che soddisfa esigenze umane primarie e secondarie di tipo relazionale[2].

I beni relazionali consistono in relazioni e solo di relazioni sociali, non di apporti individuali né di una realtà collettiva da cui discenda come conseguenza o effetto derivato. La caratteristica fondamentale è che richiedono una forma di condivisione – sharing – volontaria come condizione necessaria, anche se non sufficiente, la quale diviene sufficiente nella misura in cui viene praticata la norma della reciprocità.

I beni relazionali si distinguono in:

  • Primari se riferiti alle relazioni primarie, faccia a faccia, come ad esempio nella famiglia
  • Secondari se riferiti alle relazioni secondarie, cioè associative, come nelle formazioni sociali intermedie di privato sociale.

Il concetto di “bene relazionale”, introdotto nel dibattito teorico alla metà degli anni Ottanta (1986) dal filosofo e sociologo Pierpaolo Donati e dalla filosofa Martha Nussbaum, si è sviluppato grazie al contributo di diverse discipline, prima fra tutte l'economia, grazie ad autori quali Benedetto Gui, Luigino Bruni e Stefano Zamagni, Carole Uhlaner[3], e recentemente in tema di relazionalità virtuale con Davide Tutino[4][5].

La categoria del "bene relazionale" si pone al centro della sociologia relazionale. Di particolare importanza è l'analisi del rapporto che unisce tra loro i beni relazionali e il capitale sociale (che consiste nelle relazioni di fiducia, cooperazione e reciprocità)[6]. Quest'ultimo infatti costituisce al tempo stesso una precondizione per la nascita di un bene relazionale ed è a sua volta rigenerato da questo, in un circolo virtuoso. Per intenderci, il capitale sociale “non è la risorsa che un individuo può mobilitare usando in modo strumentale la sua relazione con chi può procurargliela. Ma è la relazione stessa, se e in quanto si tratta di una relazione, che ha la potenzialità di essere sorgente di uno scambio sociale che avviene in una maniera sui generis non di tipo commerciale né politico, ma come azione finalizzata a uno scopo che opera attraverso la fiducia e norme cooperative, mobilitando le risorse accessibili”.

Dunque, secondo l'approccio relazionale, il capitale sociale si configura come un particolare bene relazionale che compare al di là dell'individuo e della collettività, fatto di relazioni costruite mediante l'interazione. In tal senso i beni relazionali escono dal campo strettamente teorico e diventano uno strumento operativo per progettare interventi nel sociale, in cui la costruzione di capitale sociale è basilare per la coesione sociale, e in particolare l'inclusione di soggetti svantaggiati e in difficoltà[7].

  1. ^ Pierpaolo Donati e Riccardo Solci, I beni relazionali. Che cosa sono e quali effetti producono, Bollati Boringhieri, Torino, 2011
  2. ^ Pierpaolo Donati, Teoria relazionale della società, FrancoAngeli, Milano, 1991
  3. ^ Cosa sono i beni relazionali?, in La Stampa.it. URL consultato il 10 giugno 2013.
  4. ^ Greco, Tommaso, 1968-, Beni relazionali, Mimesis, cop. 2014, ISBN 978-88-575-2929-5, OCLC 987653569. URL consultato il 14 dicembre 2019.
  5. ^ Beni relazionali virtuali, su mimesisedizioni.it. URL consultato il 14 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2019).
  6. ^ Luigino Bruni, Reciprocità. Dinamiche di cooperazione, economie, società civile, Bruno Mondadori, Milano, 2006
  7. ^ Adriana Lombardi (a cura di), I beni relazionali negli scambi sociali ed economici. Il dono tra interesse egoistico e altruismo puro, FrancoAngeli, Milano, 2011

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne